ANNE WANNER'S Textiles in History / books |
Per Giovanni Romano |
Luca
Beltrami, disegno tratto da rilievo in Leonardo da
Vinci e la Sala delle "Asse" nel Castello di
Milano, Allegretti, Milano, 1902, p. 45. Particolari della volta della Sala delle Asse al Castello Sforzesco di Milano Esempio di varianti negli aggruppamenti, in corrispondenza dei tronchi principali. |
Milano 1498: ricami per l'imperatore |
Nel Piacere di D'Annunzio, il letto di
Andrea Sperelli era arredato con una coperta di seta
ricamata che «proveniva dal corredo di Bianca Maria
Sforza, nipote di Ludovico il Moro; la quale andò sposa
all'imperator Massimiliano» (D'ANNUNZIO [1889] 1990, pp.
94, 253-254). |
Un arredo di
magnificenza davvero imperiale, per la preziosità dei
materiali e il magisterodei lavori applicati: sete, oro e
argento fino, argenterie minute e forse castoni per
pietre oppure elementi in lamina o a fusione, lavorati da
orefici, tessitori e ricamatori. Le sue sterminate misure
(circa 5 metri per lato) indicano che non si trattava di
una coperta da letto. Era forse uno dei molti grandi
drappi, tutti sfolgoranti d'oro, di disegni colorati e di
stemmi imperiali, che coprivano icarri del Tesoro di
Massimiliano durante i suoi trasferimenti, come illustra
il Triumphzug (MADERSBACHER 1992. p. 269). La coperta milanese per l'imperatore era anche una grande operadi disegno: fogliami in raso nero. un bordo tutt'intorno disegnato a nodi, frutti e vari altri motivi, al centro lo stemma imperiale accompagnato da quattro lettere o intrecci di lettere. E la «bella invenzione» di Bramante e Leonardo (LOMAZZO [1584] 1974, p.374; CERIANA 2002, p. 131). È l'invenzione solitamente richiamata a proposito della volta della Sala delle Asse, che Leonardo dipinse dalla fine di aprile del 1498, con la promessa di terminare il lavoro a fine settembre (BELTRAMI 1902, p. 24; ROSCI 1985, pp.95-101; Leonardo 1999, pp.111-112, nn.127-128). Le situazioni tracciate dai documenti inducono a sospettare che Ambrogio De Predis abbia fornito i disegni per la coperta dell'imperatore, e che essi non fossero estranei alla bottega di Leonardo. Facilissimo era l'accesso di Ambrogio De Predis ai cartoni della bottega di Leonardo, leonardesco è il tema, sovrapponibili sono le date dei due lavori. Anzi, il progetto per la coperta forse precedette quello per la volta della Sala delle Asse, se si considera l'enorme impegno di tempo richiesto dal ricamo (un anno almeno), che il 17 settembre 1498 era già terminato e consegnato. Un cenno meritano gli altri membri delle società per i ricami del 1498. Nulla è emerso finora su Costante da Elio. Quanto a Giovanni Pietro Porro, già si sa che fu il committente dell'altare marmoreo per l' Imago Pietatis di Hans von Fernach nel retrocoro del duomo di Milano (GALLORI 2007-2008, pp. 52-53. 104-109, n. 43), e degli affreschi di Luini nell'oratorio di Greco, ora al Louvre (BINAGHI OLIVARI 2007, pp. 27-29); né può essere estraneo alla famiglia il ritratto del giovane Porro dipinto da Luini (FRANGI in corso di stampa). Per il 1498, ora si aggiungono le «peze 6 de ricamo» e la coperta per l'imperatore, che risultano i primi impegni documentati di Giovanni Pietro Porro per opere d'arte. |
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